Seminario
dell’Istituto Italiano Fernando Santi alla Fiera del Turismo dell’America
Latina
“Il ruolo delle
comunità italiane in Argentina per l’internazionalizzazione della cultura e
dell’economia italiana”
Dopo Buenos Aires, gli incontri a Cordoba
BUENOS AIRES - L’internazionalizzazione del sistema produttivo italiano per
la promozione degli interessi italiani all’estero, il turismo, l'economia e
la cultura per valorizzare la comunità di affari e il made in Italy, sono
stati gli argomenti del seminario organizzato domenica dall’Istituto
Italiano Fernando Santi nell’ambito delle attività organizzate per la X
Fiera Internazionale del Turismo dell’America Latina di Buenos Aires.
Ai lavori ha portato il saluto dell’Ambasciatore Stefano Ronca, il Primo
segretario dell’Ufficio commerciale dell’Ambasciata d’Italia Cesare Morbelli.
Per il quale la forte presenza in Argentina della comunità italiana, se
organizzata, può dare un contributo importante al Sistema Italia per poter
costruire una rete di soggetti di supporto per l'internazionalizzazione
dell'economia italiana. Morbelli ha anche affermato che
l’internazionalizzazione delle imprese italiane vuol dire portare gli
imprenditori italiani in Argentina, per poter usufruire dell’attuale
competitività del mercato.
Il presidente
dell’Istituto Italiano Fernando Santi Luciano Luciani ha sua volta
evidenziato l'importanza e il ruolo delle diverse istituzioni italiane in
Argentina, ricordando che a Buenos Aires l’ICE negli anni scorsi ha
realizzato la più grande Fiera di prodotti italiani fuori dal nostro Paese.
Luciani ha sottolineato l’importanza del PON-ATAS 2000/2006 finalizzato ad
internazionalizzare l'economia italiana nel mondo attraverso i legami
stabili e i collegamenti assicurati dalle comunità italiane sia alle
istituzioni e all'imprenditoria italiana, che a quelle dei Paesi ospitanti.
Attraverso i programmi ITENET's e PPTIE si sono potuti svolgere seminari,
incontri e collegamenti tra le diverse realtà associative italiane nel mondo
e quelle dell'imprenditoria italiana. Luciani ha inoltre rimarcato che le
comunità italiane all'estero debbono essere meglio valorizzate ed utilizzate
nell'interesse delle comunità, dell'Italia e dei Paesi ospitanti ed ha posto
l’esigenza di un maggiore comunicazione e di un coordinamento tra i soggetti
che operano all'estero.
La rappresentante dell’ICE Susana Rosano, oltre a portare i saluti di
Aristide Martellini direttore dell’ICE di Buenos Aires, ha evidenziato tra i
programmi dell’ICE, la valorizzazione dei prodotti tipici italiani e il
ruolo da sempre svolto dalle comunità residenti all'estero.
Il direttore Giorgio Alberti dell’Università di Bologna sede di Buenos Aires
ha messo in rilievo le iniziative avviate congiuntamente in Argentina ed in
Brasile, presentando poi una ricerca intitolata “Desde abajo”. Messo
l’accento su un’ipotesi di partenariato che coinvolge Rimini e Mar del Plata,
per implementare, in queste due aree con economie esterne comuni, una serie
di strategie applicate ai servizi dei due distretti.
Francesco Scoma, del Dipartimento programmazione della Presidenza della
Regione Siciliana, ha spiegato nel suo intervento, che “la Regione Sicilia
ha avviato la sua attività di internazionalizzazione attraverso le
iniziative previste dalla legge 55/80 e 38/84. Il seminario di oggi
rappresenta una di queste”.
Il presidente del Consiglio comunale di Ravenna, ha letto un messaggio del
presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani nel quale si sottolinea
che la Regione “da lungo tempo” “ha posto in essere iniziative a favore dei
nostri connazionali all’estero per rafforzare sia i legami economici che
quelli culturali con le nostre comunità”. “Le nostre associazioni –prosegue
il messaggio - sono passate in pochi anni da 80 a 125, mentre in un’area
importante come il Brasile e l’Argentina, nelle due ultime consigliature
poco meno di 400 giovani delle nostre comunità hanno usufruito di stages,
borse di studio per master universitari, corsi di lingua, ecc, e da ciò non
potranno che nascere nuove occasioni di scambio e collaborazione”. Capra ha
poi evidenziato l'importanza dei collegamenti e dei legami che le comunità
italiane all’estero assicurano in modo permanente alle forze produttive e
sociali e alle istituzioni italiane. L’Istituto Italiano Fernando Santi ha
poi sottoscritto un accordo di collaborazione con la ONG Fidelity, operante
nella Província di Buenos Aires.
Riguardo al convegno che si terrà in
Italia in febbraio per iniziativa dell’Istituto sul tema "la cooperazione
multiregionale tra l'Italia e l'Argentina", oltre alla presenza del Ministro
della Presidenza della Província di Buenos Aires Florencio Randazzo e del
vice governatore Juan Schiaretti di Cordoba l’Istituto ha ottenuto
l'adesione e la partecipazione al convegno della rappresentanza del
Ministero degli Affari Esteri argentino.
Il viaggio della delegazione italiana è proseguito a Cordoba dove si è
tenuto un incontro con rappresentanze del Governo e delle Istituzioni
locali. Hanno partecipato anche le rappresentanze delle scuole superiori e
dell’Università nazionale di Cordoba. Esaminati due progetti di cooperazione
decentrata, all’esame del presidente della Regione Siciliana,
particolarmente quello riguardante l’attivazione di un tavolo pilota di
progettazione partecipata riguardante le diverse iniziative proposte che
coinvolgono i due Ospedali italiani (Cordoba e Monte Buey), quelli della
provincia di Cordoba, il Ministero della Salute e quello della Solidarietà
Sociale, Cordoba Ciencia e diversi Enti Locali. La delegazione ha inoltre
incontrato il vice governatore Juan Schiaretti, originario di Parma.
Schiaretti ha assicurato il proprio impegno a sostenere progetti di
cooperazione di livello nazionale presso gli uffici del Ministero degli
Affari Esteri e nell’ambito della Commissione mista italo-argentina.La
delegazione ha poi incontrato la comunità siciliana di Cordoba,
rappresentata da diverse associazioni e realtà territoriali. Nel corso della
serata, una iniziativa gastronomica, con prodotti siciliani, a conclusione
della quale sono stati letti i messaggi del presidente della Regione
Siciliana Salvatore Cuffaro e del sindaco di Castel di Lucio Antonino
Alberti. Cuffaro ha espresso compiacimento per la rinnovata unità tra le
diverse componenti siciliane, che ha consentito dopo anni di poter riaprire
alla comunità siciliana i locali di cui la Famiglia Siciliana dispone. Ha
poi assicurato sostegno all'associazione Famiglia Siciliana, manifestando la
volontà di effettuare una prossima visita a Cordoba. Anche il sindaco
Alberti, che ha rivolto un saluto alla comunità, particolarmente quella
castelluccese, ha sottolineato la sua soddisfazione per la riapertura dei
locali dell'Associazione Famiglia Siciliana. (Inform) |