“L’andamento della campagna elettorale, le modalità, alquanto improprie,
attraverso le quali molti Italiani all’estero hanno finito per delegare
concretamente ad altri l’espressione del proprio voto, rimesso poi per
corrispondenza, rendono ormai tutti consapevoli dell’irripetibile fallimento
del “voto per corrispondenza”. E’ quanto dichiara all’Aise il Presidente
dell’Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Luciani.
“Voglio augurarmi – prosegue Lucani - che con la stessa schiettezza con la
quale molti dirigenti di diverse organizzazioni e forme associative degli
italiani all’estero hanno, nel corso della campagna elettorale e in questi
giorni, stigmatizzato la violazione di un diritto costituzionale, che è
quello di consentire ai cittadini di esprimere le loro scelte votando nel
rispetto del principio di segretezza, mi auguro , dicevo, che questi stessi,
coralmente, vogliano altresì adoperarsi per ripristinare, attraverso una
unanime richiesta di modifica delle leggi che riguardano le modalità di
espressione del voto per la rappresentanza degli italiani all’estero (COMITES,
CGIE, Parlamento della Repubblica), la corretta fruizione di sacrosanti
diritti sanciti dalla Costituzione Italiana.”.
Infine, Luciani ha concluso, auspicando “ che, ugualmente i Partiti
rappresentati nel Parlamento Italiano e le forze politiche di Governo,
adottino urgentemente i provvedimenti legislativi necessari per consentire
che la rappresentanza degli italiani all’estero che saranno eletti nell’anno
2006 nel Parlamento Italiano (12 Deputati e 6 Senatori) venga eletta nel
rispetto dei principi sanciti dalla Costituzione Italiana, cassando tutte le
norme riguardanti il cosiddetto voto per corrispondenza.”. (aise) |