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Formazione italiani all'estero - incontro sen. Firrarello (pres. comitato questioni ital.estero) Mancini (dirett.gen. min. lavoro) su ritardi risultati bando 2007 e linee per il futuro

Il Sen. Giuseppe Firrarello, Presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero del Senato della Repubblica, accompagnato dal Presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi Luciani, ha incontrato giovedì 26 marzo il direttore generale per le politiche per l'Orientamento e la Formazione del Ministero del Lavoro Matilde Mancini. Tema centrale dell’incontro: l’estremo ritardo accumulato nell’utilizzo dei fondi stanziati per la formazione professionale degli italiani residenti nei Paesi extraeuropei. "Un ritardo - è stato precisato - di circa due anni dall’emanazione del bando 1/2007, di cui la graduatoria dei progetti approvati è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 198 del 25 agosto 2008. Con decreto 29 dicembre 2008 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 38 del 16 febbraio 2009) è stata rettificata la graduatoria precedentemente approvata."Il Senatore Firrarello, a seguito del recente viaggio in America Latina,afferma in una nota il Presidente Istituto Italiano Fernando Santi, ha infatti raccolto le lamentele delle comunità, delle associazioni e dei partners locali che hanno concorso a realizzare le proposte progettuali in collaborazione con gli Enti di formazione italiani. Il direttore Mancini ha posto in evidenza a sua volta il rallentamento dell’iter a seguito della segnalazione, da parte di alcuni Consolati, che diversi progetti presentano elementi di incoerenza del piano finanziario rispetto al piano progettuale, scarsità di competenze ed esperienza professionali del soggetto proponente o del raggruppamento, nonchè di inesistenza giuridica dell'ente di formazione preposto a svolgere le attività progettuali. Conseguentemente si è reso necessario procedere alla rettifica della graduatoria, decretando l’esclusione di determinati progetti. Ha evidenziato che si procederà tempestivamente all’assegnazione dei corsi di formazione, attenzionando l’ulteriore iter burocratico.Quanto al prossimo bando, Mancini ha annunciato che il prossimo bando dovrà prevedere criteri di selezione più severi, che non consentiranno la partecipazione a soggetti promotori che poco o nulla hanno a che fare con le comunità italiane all’estero e i territori ove le stesse risiedono. Relativamente all’importanza delle attività formative da realizzare all’estero, Luciano Luciani ha fatto presente che i progetti presentati rappresentano elaborazioni di alto profilo. Determinante, ai fini della valutazione dei progetti, è l’esigenza di realizzare accordi e partenariati con istituzioni universitarie, Istituti di cultura e istituzioni dei Paesi ospitanti. Ciò contribuisce a promuovere ulteriori iniziative di cooperazione economica e culturale tra l’Italia e i Paesi in cui vivono le comunità italiane.È stata inoltre evidenziata l’esigenza che, non appena saranno definite le procedure relative all’Avviso 1/2007, siano messe a bando nuove attività formative destinate agli italiani residenti nei Paesi extraeuropei.(27/03/2009-ITL/ITNET)