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Fancy Food Show. Le proposte nostrane per il mercato americano. Sicilia da bere

"Bellini" fatti da parte. È in arrivo il liquore di fichi d'India per aperitivo. Dal Fancy Food Show la Sicilia lancia l'idea di una nuova bevanda alcolica a base di liquore di fichi d'India e Prosecco, presentato ieri in seno alla fiera internazionale del cibo che chiude oggi i battenti. Il nuovo aperitivo siciliano non ha ancora un nome ufficiale, ma ha già incuriosito gli operatori statunitensi: una novità pare destinata a prendere gli americani per la gola.
Con un paniere colmo di nuove proposte per la tavola da Ragusa è arrivato il presidente provinciale dell'Istituto regionale siciliano "Fernando Santi" per l'internazionalizzazione delle imprese, Livio Mandarà che ad America Oggi racconta la grande volontà di essere presente al Fancy Food della sua città, Vittoria.
In questo fazzoletto nel sud della Sicilia viene prodotto il vino Cerasuolo di Vottoria, l'unico Docg ufficialmente riconosciuto da Roma in giù.
"Le aziende che producono questo vino, una ventina di diverse dimensioni, si sono consorziate in un unico marchio. Quest'anno l'amministrazione comunale di Vittoria ha finanziato al consorzio la presenza al Fancy Food per avere una vetrina mondiale con uno stand in fiera. Il Cerasuolo - spiega Mandarà - è formato da due vitigni: il frappato e il nero d'Avola. Il sindaco

Giuseppe Nicosia ha avuto la lungimiranza di fare questa promozione per la prima volta.

Parliamo di un comune molto piccolo di 60 mila abitanti che produce un milione di bottiglie all'anno. Prima tappa New York, ma spero di poter portare queste aziende prossimamente anche a Miami per un altro grande appuntamento con i vini".
Se il Consorzio Cerasuolo di Vittoria fa da capofila al Fancy Food, altri produttori di specialità siciliane - qualcuno fa il battesimo con la fiera - sono arrivati decisi a conquistare il gusto degli americani con prelibatezze uniche, caratteristiche dell'Isola, derivate dai fichi d'India.
A partire dal liquore di fico d'India (22 gradi/alcolici) di un'azienda di Roccaplumba in provincia di Palermo, destinato a gareggiare con il celebrato aperitivo "Bellini", servito freddo con Prosecco.
L'aperitivo al momento non ha un nome brevettato, ma la paternità della nuova proposta è dello chef Cesare Casella a cui forse spetterà dare il nome di battesimo.
Un liquore senza dubbio unico sul mercato, come la composta di fichi d'India. Ancora dalla Sicilia la cioccolata - è famosa quella di Modica -, ma questa proposta al Javits Center è singolare perché prodotta da una cioccolateria finissima di Acireale che adopera cacao ecuadoregno puro con aggiunta di ingredienti locali, aromatizzata alla malvasia, pistacchio e altro.
Un cioccolato, insomma, che contiene tutti i sapori e gli odori della Sicilia.
"Quando si assaggia il cioccolatino con dentro la malvasia delle Lipari, non troverete l'aroma, ma il vino vero e proprio. Ogni gusto, la gianduia dell'Etna, il pistacchio di Bronte, tutto proveniente dal territorio. C'è l'eccellenza della Sicilia" spiega Dario Mangiameli, direttore commerciale della Antica Cioccolateria Acese di Catania.
E ancora i vini prodotti sulle colline di lava dell'Etna che possiedono caratteristiche uniche portate a New York da una rosa di aziende che si affacciano per la prima volta al mercato americano, fiduciose che presto si vedrà la luce in fondo al tunnel della crisi economica.
La Sicilia, come altre regioni, arriva al Fancy Food dietro il successo di quelli che hanno preceduto l'esperienza di fare mercato negli Stati Uniti. Un vasto, ambito mercato, che al Made in Italy riserva sempre sorprese positive per chi viene ad offrire genuinità e alta qualità all'acquirente americano diventato sofisticato a tavola e al ristorante.