(GRTV) - Nell’Ottagono Santa Caterina – Palazzo Municipale di Cefalù si sono ritrovati, a distanza di anni, i protagonisti, prof. Franco Nocera, ex Assessore alla Cultura del Comune di Monreale e l’On. Tonino Russo, già capogruppo dell’opposizione dello stesso comune, del difficile percorso avviato, sin dagli anni novanta, per consentire a Monreale di essere incluso nella Lista Propositiva costituente l’elenco dei beni che ogni Stato membro, per l’Italia l’autorità è il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, intende iscrivere negli anni successivi al Centro del Patrimonio Mondiale per candidare i beni da inserire nel programma internazionale dei patrimoni dell’umanità amministrato dall’UNESCO. Entrambi hanno ripercorso il complesso cammino e l’impegno unitario delle forze politiche, della cultura e della rappresentanze istituzionali locali per pervenire all’inclusione nella lista propositiva italiana, e nel prossimo futuro, Palermo e il Duomo di Monreale, possibilmente unitamente al Duomo di Cefalù, tra i patrimoni dell’umanità, che appartengono ai popoli del mondo intero, a prescindere dal territorio sul quale si trovano. Dopo l’illustrazione e l’argomentazione storico-culturale della eccezionale rilevanza del patrimonio di importanza universale dei percorsi del mosaico nel territorio della provincia di Palermo: Palermo, Monreale e Cefalù del prof. Franco Nocera, dell’Accademia delle Belle Arti di Palermo, che si è avvalso della proiezione dei suddetti siti, tratti dalla pubblicazione “Percorsi del Mosaico nel Mediterraneo” di cui ha curato la parte siciliana, è intervenuto il Presidente dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, dr. Luciano Luciani, il quale in tale veste ha concorso, unitamente ad altri soggetti di dieci Paesi del Mediterraneo, alla redazione e pubblicazione “Percorsi del Mosaico nel Mediterraneo”. Luciani, preliminarmente, ha dato atto del lavoro compiuto dai due referenti del PDL e del PD di Monreale, per evidenziare l’esigenza che a Cefalù sia ridata dignità al significato della parola “politica”, arte nobile di affrontare e governare i problemi della comunità, che sono e debbono restare prioritari rispetto alle singole individualità, nell’interesse più generale delle stesse. Temi come il lavoro, la produzione, i diritti e le libertà civili, la politica internazionale di un Paese, come di una comunità locale, devono registrare un confronto costruttivo e l’apporto di tutte le componenti politiche e sociali. Ha altresì dato atto a Mons. Crispino Valenziano e alla Curia di Cefalù dell’insostituibile lavoro svolto per inserire Cefalù tra i siti del patrimonio culturale dell’umanità, in assenza di ogni supporto proveniente dalla locale società civile e dalla politica. Ed infine che a Cefalù, nel 1148, è stato ultimato il prezioso mosaico dell’abside della cattedrale, primo Cristo Pantocratore tra quelli raffigurati nella Cappella Palatina e quello raffigurato nel Duomo di Monreale, per cui qualsiasi percorso culturale dei mosaici non può prescindere da Cefalù. Dopo un apprezzato intervento svolto dal prof. Marcello Pacifico dell’Università di Palermo sugli aspetti storici e artistici che hanno riguardato e riguardano i territori di questi tre importanti comuni della provincia di Palermo, a conclusione dei lavori è intervenuto l’On. Tonino Russo, componente la VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera dei Deputati. Il parlamentare ha illustrato i vantaggi del riconoscimento dell’appartenenza ad una comunità internazionale che apprezza e tutela i beni di importanza universale, eccezionali e rappresentativi delle diversità culturali e delle ricchezze naturali, non solo in termini turistici ma per i riflessi positivi sulla comunità territoriale che li detiene e li valorizza; ha illustrato altresì i contenuti della risoluzione 7/00197 annunciata nella seduta del 27 luglio 2009 alla Camera dei Deputati, primo firmatario Russo Antonino, che dovrebbe essere posta in votazione entro il mese di marzo 2010, al fine di determinare un atto di indirizzo al Ministro dei Beni Culturali per la candidatura ufficiale da parte dell’Italia, del prezioso patrimonio che rappresenta un itinerario obbligato per quanti vivono o si recano in visita turistica nella Sicilia Occidentale, per costituire, di diritto, parte del patrimonio artistico e monumentale dell’umanità. Proseguendo nel suo intervento ha rivolto un apprezzamento per il lavoro svolto dalla Curia di Cefalù, come risulta agli atti del Ministero dei Beni Culturali e della Commissione Italiana dell’UNESCO. A riprova dell’attenzione nei riguardi di Cefalù ha comunicato che, preliminarmente al voto da parte della VII Commissione sulla risoluzione presentata dallo stesso On. Russo e al conseguente possibile atto di indirizzo da parte della Commissione, nella prima quindicina del mese di febbraio, una rappresentanza ai massimi livelli della VII Commissione della Camera dei Deputati visiterà le tre città Palermo, Monreale e Cefalù al fine di approfondire la conoscenza dei luoghi e la consapevolezza dell’irripetibile qualità del patrimonio da tutelare e valorizzare. Ha infine evidenziato l’ulteriore lavoro di sensibilizzazione e di conoscenza dei luoghi che si renderà necessario svolgere per ottenere il successo dell’eventuale candidatura italiana. Prendendo atto dell’organizzazione capillare delle presenze e dei contatti nei diversi Paesi con le comunità italiane e le istituzioni estere da parte dell’Istituto Santi, promotore dell’iniziativa odierna a Cefalù, di quelli delle istituzioni locali e regionali e quelli più significativi delle autorità ecclesiastiche, ha ipotizzato l’attivazione di un Comitato promotore a livello mondiale per lavorare diffusamente e rendere probabile il successo della candidatura dei siti di Palermo, Monreale e Cefalù. |