- Il Piano Nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza: questi i temi al centro dell’editoriale di Luciano Luciani, Presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, che apre il nuovo numero di “Oltreoceano”, periodico d’informazione dell’Istituto.
Il Piano Nazionale, scrive Luciani, “sarà il primo importante banco di prova, nell’azione di Governo, del Ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge e del Viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità Maria Cecilia Guerra, che pertanto detiene la delega per l’immigrazione e l’associazionismo”.
“Detto Piano”, spiega Luciani, “costituisce, altresì, un importante punto di approdo per l’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), che in questi mesi ha elaborato e poi proposto, martedì 30 luglio 2013, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma, una prima bozza di piano, elaborata da un apposito gruppo di lavoro, che dovrà essere sviluppata attraverso una metodologia consultiva con modalità mista, tale da prevedere momenti di confronto a distanza e momenti di confronto diretto”.
Luciani rileva che “le aree di intervento prioritarie su cui focalizzare il Piano Nazionale d’azione sono state inizialmente individuate secondo i seguenti assi: occupazione, alloggio, istruzione, mass media e sport, sicurezza. Un’ulteriore area trasversale è stata individuata nei processi che favoriscono l’aggregazione degli immigrati, anche al fine di sviluppare una mediazione dei conflitti a base etnica e razziale. Ottantacinque Associazioni a carattere nazionale prendono parte al Gruppo Nazionale di Lavoro per la definizione del Piano sulla base di un decreto firmato il 20 maggio 2013 dal Direttore Generale del Dipartimento per le Pari Opportunità, Cons. Marco De Giorgi, mentre altre tredici Associazioni sono state invitate a partecipare ai lavori”.
“Le Associazioni – sostiene il Presidente Luciani - non hanno fatto mancare il loro contributo che perfezioneranno con contributi scritti entro il 10 settembre 2013. Ad esempio il Focsiv (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario) ed i suoi organismi hanno fornito un importante contributo relativamente alla dimensione locale-internazionale di cooperazione nel Piano contro il razzismo”.
“Un contributo non meno significativo e concreto è stato quello assicurato, nel corso dei lavori, dall’Istituto Italiano Fernando Santi, che, anche in qualità di Ente Nazionale di formazione professionale, riconosciuto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali quale beneficiario delle disposizioni di cui alla legge 40/87 e di Associazione iscritta nei diversi Albi, riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero del Lavoro e dal Ministero dell’Interno, che opera quale Associazione di sostegno, di promozione e di tutela alle comunità emigrate (stranieri immigrati in Italia e italiani emigrati all’estero)”.
“In tale contesto il Presidente Luciano Luciani - continua nell’editoriale - ha evidenziato l’esigenza di attuare un Piano Nazionale per la sensibilizzazione e la formazione di operatori locali, anche attraverso il coordinamento dei diversi interventi previsti in materia dai vari Dipartimenti del Governo Nazionale titolari di fondi di spesa, sia quadri dell’associazionismo, anche al fine di favorire l’aggregazione e la socializzazione delle diverse comunità di immigrati, sia quadri della Pubblica Amministrazione, particolarmente forze di polizia, che talvolta non si rendono neanche conto di comportamenti non adeguati posti in essere”.
“Pertanto si rende necessario – precisa Luciani - attivare iniziative di sensibilizzazione e seminari formativi che assicurino: A) l’approfondimento e la conoscenza delle problematiche dei diritti umani, sia nel contesto europeo che mondiale, in particolare dei diritti culturali e dei diritti dei popoli; B) l’acquisizione della cultura della legalità, anche attraverso l’approfondimento dei sani principi e delle norme sul contrasto alla criminalità; C) la conoscenza e il funzionamento dei servizi socio-assistenziali e sanitari nei territori e i diritti dei cittadini in materia; D) la conoscenza della legislazione nazionale e regionale in materia di associazionismo, promozione sociale, volontariato, la cui mancanza spesso impedisce ai gruppi dirigenti di tutelare e rappresentare i diritti dei propri associati e dei cittadini”.
“L’Istituto Italiano Fernando Santi – conclude Luciani - non farà mancare l’ulteriore contributo per una più dettagliata e incisiva definizione del Piano Nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza. (aise)