Utilizzare terreni incolti o requisiti alla criminalità organizzata per creare imprese agricole da destinare ai cittadini stranieri. È questo l'obiettivo dell'Istituto Fernando Santi che si appresta ad avviare il progetto Sofiia 3 Sicilia.
Il 16 gennaio, alle 9,30, a Palazzo Steri di piazza Marina a Palermo, avrà luogo il convegno di presentazione dell'iniziativa promossa dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, finalizzata all’orientamento, formazione e sostegno alla creazione d’impresa nel settore agricolo e agroalimentare, dei cittadini di Paesi terzi residenti in Italia.
Il progetto è gestito in collaborazione con l’Ente Sviluppo Agricolo (Esa) della Regione Siciliana, la Confederazione Italiana Agricoltori – Sicilia (Cia), l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia (Irvo), l’Associazione Lavoratori Produttori Agroalimentari e Ambientali (Alpaa), il Gal Nebrodi Plus e significativi Enti Locali della Sicilia.
L’obiettivo generale del progetto è quello di promuovere percorsi di crescita professionale dei cittadini di Paesi Terzi, occupati o che siano stati occupati in agricoltura a tempo determinato e/o stagionale, attraverso azioni formative e informative volte a sostenere forme di imprenditorialità autonome nel settore agricolo.
Per realizzare ciò, occorre valorizzare i terreni incolti o requisiti alla criminalità e promuovere consorzi tra coltivatori diretti, attivare cooperative agricole ed accordi con le grandi aziende siciliane che operano sul territorio, alle quali occorrono beni primari per la lavorazione artigianale o industriale dei prodotti dell’agricoltura.
Ai lavori interverranno di Palazzo Steri, tra gli altri, il Presidente dell’Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Luciani, il Presidente del Comitato Scientifico dell’Istituto Italiano Fernando Santi, Antonio Ingroia, rappresentanze istituzionali nazionali e regionali, nonché rappresentanze degli Enti Locali, dell’imprenditoria e dell’associazionismo.