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La delegazione ospite dell IIFS in visita in sicilia incontra le “Terre del Gattopardo”

 

PALERMO\ aise\ - Si è svolto il 10 luglio scorso, in occasione delle celebrazioni per il bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, l’incontro tra il consorzio "Terre del Gattopardo" e le rappresentanze imprenditoriali ed istituzionali provenienti dal Brasile, dall’Argentina, dall’Uruguay e dalla Francia, ospiti in questi giorni in Sicilia dell’Istituto Italiano Fernando Santi.
La delegazione è stata composta dall'assessore allo Sviluppo Economico di Laguna Natanael Wisintainer; dal Presidente degli industriali della Ceramica Rossa di Morro da Fumaca, Sergio Pagnan; dall'Assessore al Turismo del Comune di Garibaldi, Ivane Favero; dall'Assessore alla Cultura del Comune di Garibaldi, Adriana Giardin Spjajt; dall'imprenditrice argentina di Mar del Plata, Maria Lucrecia Ferreiro, Presidente dell'Istituto Regionale Siciliano "Fernando Santi" a Mar del Plata; Maria Quinci, Presidente dell’Istituto Italiano "Fernando Santi" di Mar del Plata; e Giovanna Palermo, Vice Sindaco del Comune di Villeneuve e Consultore regionale dei siciliani nel mondo. Per l'Uruguay, l'Ambasciatore in Italia, Ramon Carlos Abin De Maria. Presente, inoltre, Luciano Luciani Presidente dell'Istituto Italiano "Fernando Santi", il quale ha organizzato l'iniziativa in collaborazione con le Istituzioni e le organizzazioni imprenditoriali.
Il programma ha visto partecipi per le "Terre del Gattopardo" il comune di Montevago e quello di Santa Margherita di Belìce. A Montevago, la delegazione è stata ricevuta dal Sindaco Antonino Barrile, che ha dato il benvenuto agli ospiti rappresentanti di una numerosa comunità montevaghese in Sud America. Insieme a lui, il vice presidente del Consiglio provinciale della provincia di Agrigento, Ezio Di Prima che ha portato i saluti della provincia esternando l’intenzione di assecondare ogni iniziativa e progetto che possa concretarsi in un mezzo di concreto sviluppo e di arricchimento per le rispettive culture. A dare avvio ai lavori, nell’aula consiliare di Montevago, Marta Garimberti responsabile della misura 1.2 "Aumento della Competitività Culturale" - Piano Strategico delle Terre del Gattopardo, Gori Sparacino Direttore delle "Strade del vino Terre Sicane" e Calogero Impastato, presidente del GAL Terre del Gattopardo. L’obiettivo principale dell’incontro, come del resto per gli altri incontri in Sicilia, è stato quello di conoscere la realtà di Montevago e Santa Margherita di Belice, per avviare rapporti di natura commerciale e interscambi culturali e professionali, individuando le peculiarità del territorio che nelle due cittadine vedono in prima linea il settore eno-gastronomico con le tecniche di coltivazione e trasformazione della vite, del ficodindia e di alcuni prodotti caseari. Tra le attività economiche oggetto di possibili processi di internazionalizzazione tra le diverse economie a confronto, particolare interesse hanno destato le tecniche di coltivazione dei vigneti e di produzione dei vini locali, che vantano etichette e marchi da primato in Italia e nel mondo.
Al centro del dibattito, coordinato da Nino Sutera, dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, la possibilità di avviare in tali settori della filiera agroindustriale attività formative, di cooperazione decentrata, la partecipazione a fiere di settore e forum attraverso joint ventures ed attività imprenditoriali anche con altri Paesi dell’area mediterranea.
L’incontro è proseguito a S. Margherita di Belìce, con la visita guidata del Parco Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa ed il Museo del Gattopardo che custodiscono, all’interno del complesso architettonico del palazzo Filangeri di Cutò, testimonianze e documenti sulla vita e l’opera di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, autore de "Il Gattopardo", nonché sull’omonimo capolavoro cinematografico del regista Luchino Visconti. A dare il benvenuto, il sindaco Francesco Santoro e tutta la giunta al completo. L’incontro si è poi concluso con una degustazione molto apprezzata di prodotti tipici locali tra cui appunto il vino e la tipica "Vastedda" della Valle del Belice. (aise)