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Santa Caterina si prepara ai festeggiamenti dei 130 anni dell'emigrazione italiana

 

Florianopolis - Da oggi il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Marino Finozzi, è nello Stato brasiliano di Santa Catarina, ospite del presidente della locale Assemblea legislativa Julio Garcia, per celebrare, con i deputati e le autorità di Florianopolis, i 130 anni dell'emigrazione italiana e veneta nel Brasile meridionale.
Santa Catarina, grande cinque volte il Veneto e abitato da poco meno di 6 milioni di abitanti, è uno dei tre Stati meridionali della Confederazione brasiliana nei quali la metà della popolazione è di origine italiana, con una netta predominanza di oriundi veneti, e dove tuttora la lingua veneta, conservatasi in una tipica versione arcaica definita "talian", continua ad essere parlata correntemente.
Il Presidente Finozzi, accompagnato dal Consigliere Franco Frigo dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, parteciperà alla sessione solenne che domani 15 giugno il Parlamento di Santa Caterina dedicherà alla memoria dell'arrivo dei primi italiani e del successivo flusso migratorio che ha radicalmente trasformato la geografia, la società e l'economia della regione. Il giorno successivo, sabato 16, i rappresentanti del "parlamento" veneto saranno a Nova Veneza (Nuova Venezia), cittadina fondata dai primi veneti che migrarono all'interno della regione di Santa Catarina: il Presidente Finozzi e il Consigliere Frigo inaugureranno, insieme al Governatore dello stato brasiliano Luiz Enrique Da Silveira, il nuovo monumentale portale di accesso alla città, sovrastato dalla scultura bronzea del leone marciano inviato in dono dal Consiglio regionale del Veneto nel 2004 per l'anniversario di fondazione della città.
Le celebrazioni veneto-brasiliane per i 130 anni dall'arrivo nel sud del Brasile dei primi italiani si concluderanno domenica 17 con la rievocazione storica organizzata dal Comitato delle Associazioni venete di Santa Caterina del cammino che da Criciùma, la città più popolosa dello stato fondata nel 1880 da un gruppo di famiglie originarie di Belluno, Udine, Vicenza, Treviso e Vittorio Veneto, conduce ad Azambuja, uno dei primi centri della colonizzazione veneta.
Al termine del percorso rievocativo, il vescovo di Criciùma, don Paulo De Conto, celebrerà la messain lingua italiana, alla presenza del Console d'Italia Riccardo Battisti e dei rappresentanti delle Associazioni venete di Santa Catarina, in omaggio alle generazioni di veneti che con il loro lavoro, i loro sacrifici e il loro ingegno hanno trasformato la regione in uno degli Stati più ricchi e sviluppati dell'intera confederazione brasiliana. Finozzi e Frigo concluderanno la visita allo Stato di Santa Caterina domenica 17 incontrando i 1500 ragazzi ospiti del "barrio de juventude", l'orfanotrofio di Criciùma fondato e diretto da padre Vincenzo Lumetta, religioso italiano impegnato nella promozione dell'infanzia grazie anche alla solidarietà di molti volontari veneti e di famiglie adottive a distanza.
Il Presidente dell'Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Lucani, ha inviato a Julio Garcia, Presidente Assemblea Legislativa dello Stato di Santa Catarina, e al deputato Deputato Decio Goes, Presidente del Forum Italo-Brasiliano dell'Assemblea Legislativa dello Stato di Santa Catarina una lettera nella quale ringrazia per la Solenne Celebrazione dei 130 anni dell'Emigrazione Italiana nello Stato di Santa Catarina. "Rivolgo i miei più sentiti e rispettosi omaggi alle Istituzioni di Santa Catarina e alla memoria di centinaia di migliaia di emigrati che partirono dall'Italia, dal 1875 in poi, per stabilirsi nel Sud del Brasile. Un particolare omaggio rivolgo poi a quell'intrepido italiano, Giuseppe Garibaldi, che molti anni prima, nel 1839, contribuì a dare vita alla Repubblica Catarinense, denominata anche Repubblica Juliana, ponendo così un seme fecondo che nel tempo ha portato alla costruzione della Repubblica Federale del Brasile, formata dall'unione indissolubile degli Stati, dei Comuni e del Distretto Federale, costituita come Stato democratico di diritto " si legge nella lettera.