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Gli italoargentini contro la chiusura dell’Enit di Buenos Aires
Palermo

 - Si è conclusa lo scorso 13 novembre la visita di una delegazione di italoargentini in Sicilia. Arrivato sull’isola grazie ad una iniziativa di turismo sociale cofinanziata dalla Regione Siciliana, il gruppo di ospiti, composto tra gli altri da dirigenti dell'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, dell'Associazionismo di Siciliani di Buenos Aires, Cordoba, La Plata e Santa Fè, ha partecipato a iniziative, convegni e dibattiti organizzati dal loro Istituto in Sicilia nei Comuni del Parco delle Madonie e del Parco dei Nebrodi. Durante tali incontri sono stati sottoscritti importanti accordi di cooperazione in materia di turismo tra le rappresentanze istituzionali dell'Argentina e del Sud del Brasile e quelle del territorio del Parco dei Nebrodi e del Parco delle Madonie.
Nel corso della serata conclusiva di venerdì, 12 novembre, a Cefalù è stato anche approvato, alla presenza del Presidente dell'Istituto Italiano Fernando Santi, Luciano Luciani, del Presidente dell'Istituto in Argentina, Tobia Gamberale, e del Presidente dell'Istituto Fernando Santi in Argentina, Marcela Mammana, un ordine del giorno conclusivo con il quale si chiede al Governo Italiano di non procedere alla chiusura dell'Ufficio ENIT (Ente Nazionale Italiano del Turismo) di Buenos Aires. Tale ufficio – è stato sottolineato - ha da sempre sostenuto molte iniziative per promuovere flussi di turismo sociale e di ritorno dall'Argentina in Italia. Inoltre, d'intesa con le Regioni Italiane, oltre alla promozione turistica, ha negli anni favorito la partecipazione di Regioni italiane e Associazioni di turismo sociale alla FIT (Fiera Internazionale del Turismo) di Buenos Aires, la più importante Fiera di Turismo dell'America Latina.

(aise)

 



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